venerdì 29 aprile 2016

La campagna elettorale di Sanders ha costretto la Clinton a spostarsi a sinistra

Secondo Juan Cole, specialista di Medio Oriente e di politica internazionale che commenta sul suo blog Informed Comment, la campagna elettorale di Bernie Sanders per la nomina a candidato Presidente del Partito Democratico ha costretto Hilary Clinton a modificare le proprie posizioni politiche su molti temi.


Per quanto riguarda l'esito finale delle primarie americane, sembra ormai esclusa la possibilità di Sanders di conquistare la vittoria, dato che la Clinton puoi già contare su 2.168 delegati contro i 2.383 che le sono necessari. Anche se ottenesse solo la metà dei 475 delegati attribuiti alla California, il risultato sarebbe sufficiente per garantirsi il successo alla Convenzione democratica che si terrà a luglio a Philadelphia. 

domenica 24 aprile 2016

Quando è morto il PCI?

Leonardo Paggi coglie l'occasione della recente decisione del Parlamento di riconoscere la casa natale di Gramsci in Sardegna quale monumento nazionale, per proporre una lettura molto netta degli attuali problemi della sinistra italiana ed europea.

La questione di merito mi sembra, tutto sommato, abbastanza marginale, priva com'è per ora di conseguenze pratiche. Dal punto di vista simbolico può essere certamente un modo per un partito neocentrista e liberista, qual è il PD, di garantirsi la fedeltà di quella parte del suo elettorato che ancora si considera di sinistra, senza impegnarsi in nulla di significativo. Prendiamolo in ogni caso, e mi sembra questo il suggerimento di Guido Liguori, come il riconoscimento che la personalità di Gramsci, benché notoriamente comunista, non si può dismettere tanto facilmente anche da chi persegue interessi e ideologie del tutto opposte alle sue. In fondo è pur sempre un omaggio del vizio alla virtù.

lunedì 18 aprile 2016

13 milioni di sì, un patrimonio da coltivare con cura


Il dato immediato dell'esito del referendum del 17 aprile (cosiddetto delle "trivelle") è il mancato raggiungimento del quorum. Ci sono però altre riflessioni, più complesse, che vengono sollecitate dal voto.


L'esito in sé tiene conto del carattere limitato ed in parte simbolico del merito specifico del quesito proposto. In quanto tale non permetteva facilmente di assicurare l'alto livello di mobilitazione popolare necessario per garantirne il successo. Il referendum sull'acqua pubblica, per sua natura di ben più vasto e diretto interesse dei cittadini, aveva portato alle urne oltre 27 milioni di italiani. Un dato che va confrontato con i 35 milioni di elettori delle ultime elezioni politiche e con i 29 milioni delle europee del 2014.