sabato 28 giugno 2014

Il Club Bilderberg: un caso di "complottismo" trasversale? (seconda parte)

Il Bilderberg entra nello scenario politico italiano


Daniel Estulin incontra Mario Borghezio, della
Lega Nord, al parlamento europeo

Abbiamo visto, seppure in modo sintetico, come il mito del gruppo Bilderberg sia nato negli ambienti di estrema destra degli Stati Uniti per poi trovare nuovi seguaci in altre correnti politiche a livello mondiale, compreso in parte della sinistra. 

Anche in Italia negli ultimi anni la denuncia del ruolo negativo che avrebbe il "Bilderberg" sullo scenario politico ed economico ha trovato nuovi sostenitori. Determinante però è stata la crescita del movimento di Beppe Grillo, il più aperto ad aderire alla logica del grande complotto. Si possono pertanto individuare almeno 3 varianti che in parte si sovrappongono: la lettura di estrema destra, quella populista e quella marxista o di sinistra.

Il principale esponente politico nel rappresentare la prima versione è sicuramente l'europarlamentare leghista Mario Borghezio. Tra i leaders della Lega Nord, Borghezio è quello in cui sono più evidenti i riferimenti alla cultura politica della destra neofascista dalla quale per altro proviene. Nelle recenti elezioni europee avrebbe goduto del sostegno di CasaPound che avrebbe orientato su di lui il proprio bacino di preferenze.

giovedì 26 giugno 2014

Il Club Bilderberg: un caso di "complottismo" trasversale? (prima parte)

L'Hotel Bilderberg dove si è tenuta la prima riunione
Nelle scorse settimane è stato sollevato un certo clamore, nei social network e in alcuni siti di sinistra, sulla partecipazione di Barbara Spinelli alla riunione del Club Bilderberg che si tenne ad Atene nel 1993. A questa informazione è stato dato molto rilievo anche da esponenti di primo piano del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI). L'attacco alla Spinelli, editorialista di Repubblica (e vittima sul suo stesso giornale, per altri motivi, di una violentissima reprimenda da parte di Eugenio Scalfari), è stata una delle principali promotrici della "Lista Tsipras" ed è ora europarlamentare nel Gruppo Unitario della Sinistra (GUE). Per tanto questa polemica rientra nella battaglia politica che il PdCI ed altri conducono contro il progetto di dar vita, a partire dalla Lista, ad un soggetto unitario della sinistra alternativa.

giovedì 19 giugno 2014

La crisi della sinistra indiana

Una manifestazione elettorale del PCI-Marxista a Varanasi 
Le elezioni indiane sono il più grande appuntamento elettorale del mondo con oltre 800 milioni di elettori mobilitati nell'arco di diverse settimane. Il sistema di voto è modellato su quello britannico, il cosiddetto "first-past-the-post". Il paese è diviso in collegi elettorali uninominali nei quali il primo arrivato conquista il seggio. In una realtà attraversata da molti elementi di divisione e frammentazione com'è quella indiana, questo meccanismo non ha mai prodotto un puro sistema bipolare. Dall'indipendenza, ottenuta nel 1947, alla seconda metà degli anni '70 il sistema politico è stato dominato dal Partito del Congresso, identificato dalle grandi masse con la lotta per separarsi dall'impero britannico.

domenica 8 giugno 2014

La felice metamorfosi del Partito del Lavoro Belga (PTB)

Le elezioni europee si sono tenute in Belgio in coincidenza con il rinnovo del Parlamento nazionale e delle tre camere regionali (Vallonia, Fiandre, Bruxelles). Uno degli elementi di maggior novità, in un voto che non ha stravolto gli equilibri politici del Paese, è stato l'ingresso di esponenti del Partito del Lavoro Belga (PTB) nel parlamento nazionale con due eletti, nel parlamento regionale vallone con altri  2 e in quello di Bruxelles con 4. Non è riuscito ad eleggere nella parte fiamminga, anche se per pochi voti. Ancora fuori portata la possibilità di conquistare un deputato europeo, per ottenere il quale occorre arrivare al 10%.

In termini di voti il PTB è cresciuto dai 101.008 di 4 anni fa agli attuali 251.289. In Vallonia la lista PTB-GO (dove GO sta per Gauche d'Ouverture, Sinistra d'apertura) raggiunge il 5,8%, a Bruxelles il 3,9% e nelle Fiandre 2,5%. Nella parte vallona, di lingua francese, il PTB aveva siglato un accordo con il Partito Comunista, membro della Sinistra Europea, e con la Lega Comunista Rivoluzionaria (LCR), sezione della Quarta Internazionale. Gli eletti al parlamento federale sono il portavoce nazionale Raoul Hedebouw, e l'esperto di questioni fiscali, Marco Van Hees.